Contiene: citazioni del Loco Bielsa, 3-1-6 Guardioleschi e qualche “problemuccio” tattico da snocciolare per il Milan
Parma, 27 Settembre 2024
Sono le 22:49, Milan-Lecce è finita qualche minuto fa e io stavo riflettendo su quanto il risultato finale di una partita (ma è applicabile a un po’ tutto nella vita) possa offuscare i nostri reali pensieri.
Alle 21:26 con il punteggio ancora sullo 0-0 scrivevo questo su X:
Tempo 5 minuti e il Milan fa 3 gol, uno dietro l’altro. Ovviamente non sono mancati gli sfottò in risposta (giusti), ma la questione è un’altra. Fino al 38’ il Milan aveva fatto una partita pigra e piatta: la bontà del mio pensiero non cambia né al gol di Morata, né a quelli di Theo e Pulisic. Quel 4-2-4 piatto era troppo facile da aggirare e il Lecce lo stava facendo molto bene, almeno in fase di prima costruzione. Ora vediamo tutto quanto, tatticamente con un po’ di immaginine carine.
4-2-4 piatto e terzo uomo libero
Fino al 38’ il Lecce è riuscito facilmente a manovrare da dietro, ora vediamo perché. Con palla a Gaspar (poi vedremo dall’altro lato con Baschirotto) il Milan si mette con questa bella linea di 4 (Pulisic, Morata, Abraham, Leão) per provare a schermare la ricezione di play e mezze, a giro. Il Lecce invece mette Ramadani, Pierret e Coulibaly (più i primi due) a galleggiare dietro la linea a 4 del Milan con Gallo e Dorgu alla stessa altezza a dare ampiezza.
Quella del Milan è solamente una buona intenzione perché nella pratica con una linea a 4 pigra che non lavora sulle linee di passaggio, la traccia Gaspar-Ramadani è scolastica. Una volta trovato il cc di riferimento, Dorgu aperto diventa il terzo uomo che riceve. È un pattern molto semplice che diventa ancora più semplice se Leão fa questo:
se Leão rompe la linea per aggredire Gaspar allora diventa ancora più semplice se Tammy non “committa”. Ramadani che viene incontro per ricevere chiama fuori Reijnders e l’atteggiamento di Tete Morente è molto De Zerbiano (minuto 4:10 del video).
In poche parole se la pressione inizia da Reijnders, Tete Morente finisce la corsa su Reijnders, nel video capite bene tutto.
Tornando a noi. Ramadani → Dorgu libero e altro spazio generato e occupato. Il movimento di Morente chiama fuori - molto alto - Theo e da lì poi si sviluppa il tutto.
Il “tutto” per il Lecce è stato: costruisco basso a destra (lato di Rafa) per finire alto a sinistra. La passing network ci viene in aiuto.
Altro tiro, altro giro, altro regalo. Stessa situazione, dall’altra parte: palla a Baschirotto, Pulisic aggredisce → Coulibaly incontro, Fofana segue → Gallo aperto è terzo uomo ricevente in maniera suuuuuuper comoda
Il Lecce ha lavorato tantissimo attorno alla ricerca del terzo uomo e dell’imbucata della linea a 4 del Milan. Abbiamo visto le due soluzioni a premiare i terzini, ora vediamo direttamente una costruzione per vie centrali che vede coinvolti tutti e 3 i centrocampisti:
Coulibaly si abbassa e riceve. Soliti due cc dietro la linea a 4 con tanta zona di galleggiamento e mediani del Milan che devono correre in avanti per accorciare. Coulibaly → Pierret → Ramadani. Idealmente così, poi, in realtà, Coulibaly va diretto da Ramadani che parte in conduzione
Rimango molto dubbioso su questo 4-2-4 del Milan in non-possesso. Finchè c’è la cazzimma da derby che ti indica la via può funzionare, senza quella ho qualche dubbio. Lungi da me saperne più di Fonseca, eh. Mi chiedo solo con una squadra superiore al Lecce come si fa poi a giocare 11v7 se con un passaggio ti tagliano fuori una linea di 4?
Chi vivrà, vedrà
diceva un vecchio saggio. Sai cos’altro diceva un vecchio saggio?
Pulisic e Morata mezzali
Il Milan in possesso invece ha fatto vedere tante cosine carine. Molti concetti e costanti riconoscibili. Pulisic mezzala destra è qualcosa su cui Fonseca sta lavorando. Ovviamente Pulisic parte da lì per poi esplorare zone affini al suo Calcio offensivo. In possesso a tratti è stato “4-3-capiamo” puro: Fofana metodista, Pulisic mezzadx, Reijnders mezza sx. 4-3-capiamo perché poi il fronte d’attacco c’è da vedere come se lo smazzano. Leão tende a tenere fissa l’ampiezza a sinistra (Fonseca ha detto che gli piacerebbe isolarlo di più facendolo ricevere fronte alla porta) e Morata-Tammy molto vicini. Pulisic stretto ovviamente significa tanto campo in corsia per Emerson Royal.
Non è stato sempre e solo così. Morata è quello più mobile la davanti. Guarda addirittura dove è collocato per posizione media: è più basso di Fofana!!! e molto spesso si è trovato in zolle di campo che di solito calpesta Tijjani.
L’automatismo Morata-Reijnders va oliato, ma there is room to grow. Qui lo vediamo chiaramente. Portare Morata lì ti da qualcosa o ti toglie qualcosa? È una lettura singola e personale del giocatore oppure sono richieste? Sono tutte domande che dobbiamo farci, ce le teniamo lì e più guarderemo il Milan più capiremo. Un’altra robetta da far notare è la posizione centrale di Rafa, questa situazione me la sono segnata proprio per Rafa centrale. Ora non ricordo se nel corso della partita è stata esplorata più volte oppure è stato un unicum. Nel caso vale il discorso di cui sopra.
Domande, domande, domande!
3-1-6 Guardiolesco
Il Milan ha proposto anche questa impostazione qua: 3-1-6. Guardiolismo puro con Theo braccetto sinistro, Fofana metodista e super linea a 5 dietro la punta. Il City assume spesso questa conformazione qua (ti metto foto sotto). Di solito con questo 3-1-6 hai due vantaggi: il sovraccarico laterale (lo vedi nel City) e la continua ricezione possibile delle sottopunte in zona 14. Se sei bravo a far arrivare il pallone in maniera pulita e veloce alla linea di 5 poi ti diverti.
Il sovraccarico lo si può vedere in questa situazione. Sempre 3-1-6 con Reijnders che si abbassa per fare il braccetto di sinistra, Theo può rimanere alto/largo e con palla che viaggia per arrivare in quella zona lì il Milan ha sovraccaricato in alto a sinistra con Reijnders che conduce (o trasmette per Theo) avendo anche Leão e Tammy sul lato.
Il successo ti rilassa
Come diceva il Loco Bielsa:
Il successo è deformante, rilassa, inganna, ci rende peggiori, ci spinge a innamorarci eccessivamente di noi stessi; il fallimento è tutto il contrario, è formativo, ci rende solidi, ci avvicina alle convinzioni, ci fa diventare coerenti.
Di questo Milan-Lecce non si deve omettere nulla. Deve rimanere tutto. Devono rimanere i primi 38’ balneari che ti permetteranno di capire come rendere più performante questo 4-2-4 in non-possesso. Devono rimanere i 5 minuti di sgasata che ti fanno capire il potenziale monstre offensivo del Diavolo. Deve rimanere la palla di Leão per Theo. Deve rimanere il clean-sheet. Insomma, tutto quanto.
Tutto quanto e NON solo il 3-0.
Buonanotte per me, buongiorno per voi
Edo
Avevo notato qualcosa che non andava prima dei tre gol, ora ho capito molto meglio grazie alla tua analisi
Very good read